SEO Copywriting: ottimizzare testi per i motori di ricerca

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Con il passare degli anni, la comunicazione digitale è diventata sempre più importante. Per ogni azienda, possedere un sito web è fondamentale per crescere e avere nuovi clienti, con la conseguenza di aumentare il proprio fatturato.

Per fare questo, però, non basta solamente aprire e riempire un sito, ma serve anche posizionarlo su Google tramite il linguaggio adatto al motore di ricerca e all’utente che ci sta cercando.

Cos’è il SEO Copywriting e a cosa serve

Il SEO Copywriting (Search Engine Optimization) si può riassumere con una parola: ricerca. Ognuno di noi, come utenti, cerchiamo centinaia di cose al giorno sulla piattaforma Google, sperando di trovare quello che ci serve.

A volte siamo più pignoli e dobbiamo sfogliare un po’ di pagine, spesso, però, troviamo quello che ci serve praticamente subito. Perché succede questo?

Molte aziende, dotate di sito web, usano il linguaggio SEO per finire tra i primi risultati di una ricerca dettagliata di un utente.

Il processo è complesso ma proviamo a spiegarlo in maniera semplice: Google ha delle linee guida da rispettare per scrivere un articolo e pubblicarlo tra i primi risultati, ma prima di posizionarlo serve inserire una parola chiave.

Ovviamente deve riferirsi direttamente a quello che vende questa azienda, che siano prodotti reali o virtuali (articoli giornalistici per esempio).

Scrivere con un linguaggio adeguato significa partire in notevole vantaggio sui concorrenti sprovvisti di un Copywriter SEO, figura ormai fondamentale per aumentare clienti e guadagni di ogni azienda. Questa forma di marketing digitale, però, ha anche bisogno di molta pazienza, perché Google ha bisogno di tempo prima di capire se il sito è affidabile e se rispetta tutte le linee guida SEO:

I testi aiutano a migliorare il posizionamento

L’unico modo per migliorare la propria posizione sui motori di ricerca è scrivere i testi.

Ogni sito ha un proprio ranking, più il ranking è alto e più significa essere molto affidabili e molto apprezzati da Google. Per fare questo bisogna scrivere bene, secondo diversi dettagli importanti che vanno rispettati.

Per prima cosa, come detto precedentemente, bisogna scegliere la parola chiave di riferimento, che può essere corta o lunga, ma che deve necessariamente essere cercata da un utente. Un parrucchiere, per esempio, per essere trovato dovrà inserire nei propri testi le parole “taglio” e “capelli” o comunque diverse sfumature del proprio lavoro (tinta, piega ecc…). L’obiettivo dell’azienda è uscire in prima pagina cercando quelle parole (spesso associate alla città dove si lavora) e quindi avere molti più clienti.

In un testo, bisogna partire dal titolo con all’interno la parola chiave scelta, ma anche nel resto della scrittura bisogna ripetere in modo fluida la keyword. I motori di ricerca si accorgono se c’è un’esagerazione da parte del copywriter e quindi penalizzano l’articolo. La cosa migliore da fare è usare dei sinonimi o comunque ripetere la parola in modo omogeneo.

Altra cosa importante è la formattazione. Un articolo è bello se non è corto (almeno 200 parole) e se all’interno ha il grassetto (usato per riferirsi alla parola chiave) o il corsivo (per sfumare alcune parole che fanno parte della lingua “parlata”, che sono modi di dire o citazioni. È fondamentale anche l’uso degli H2, cioè i sottotitoli, che dividono un articolo in paragrafi e lo rendono molto più leggibile. Spesso, molte aziende, usano anche link interni o esterni: i primi servono per indirizzare una frase ad un altro articolo pertinente della propria azienda e già posizionato su Google, il secondo serve per indirizzare il proprio sito a pagine importati e già conosciute dai motori di ricerca.

Ovviamente il tutto deve essere ben bilanciato per evitare di essere giustamente penalizzati.

Un piano editoriale per scalare le SERP

Il compito principale di un’azienda è scalare le SERP, cioè finire tra i primi risultati della propria pagina di riferimento (usando le parole chiave scelte). Per fare questo serve innanzitutto costanza e pazienza, visto che il processo potrebbe essere molto lungo.

Per chi ha un blog o una testata giornalistica è utile puntare sugli snippet, delle finestre in prima pagina dedicate agli articoli ben allineati con il SEO, ma soprattutto siti che sono finiti su Google News.

Per entrare in questo “portale” serve scrivere bene e con tanta costanza ogni giorno. Solo vedendo un sito attivo, Google premierà gli articoli e li manderà in prima pagina (ovviamente solo se ottimizzati con il SEO).

Per migliorare il posizionamento nelle SERP, oltre ad usare i metodi sopra indicati per ottimizzare un articolo (grassetti, link, h2 ecc…), bisogna anche focalizzarsi sulla lunghezza dei contenuti che all’inizio devono avere un numero minimo di 400-500 parole, così da permettere ai motori di ricerca di renderti affidabile.

Scrivere tanto sì, ma farlo bene. Contenuti scritti in un pessimo italiano vengono penalizzati da Google.

Altro modo per scalare le SERP è cercare di trovare sempre le migliori parole chiave ricercate dagli utenti. Le mode cambiano e nello stesso modo anche le keywords aumentano sempre di più. Esistono diversi programmi (Google Analytics per esempio) che permettono di vedere quanto sono ricercate determinate parole usate nel sito dagli utenti. In base a quello, sarà più facile adattarsi a scrivere dei testi.

Per ultimo, ovviamente, è fondamentale scrivere per chi ci sta cercando, per cui scegliere la descrizione, i titoli, gli elenchi puntati e tutto quello che può servire per ottimizzare un articolo renderlo utile a chi sta cercando il nostro prodotto o servizio

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