Remarketing: cos’è e come funziona

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Una delle strategie per attirare clienti da parte delle aziende presenti sul web è quella del remarketing.

Si tratta di una serie di azioni attraverso le quali si cerca di recuperare l’audience di un utente che ha visitato un determinato sito senza compiere però alcuna azione sia che si tratti di un acquisto o di una conversione; solitamente le attività si traducono nell’invio di un messaggio a carattere pubblicitario che invoglia appunto la persona a ritornare sul sito al fine di compiere l’azione desiderata.
Infatti, gli utenti che visitano un portale al fine di eseguire l’acquisto di un bene o di un servizio, nel momento in cui devono finalizzare l’azione tendono ad avere dei dubbi e molto spesso tendono ad abbandonare il sito.

Grazie al remarketing quindi le aziende cercano letteralmente di inseguire questi potenziali clienti cercando di fargli effettuare la conversione verso una determinata azione.
La finalità dell’azione di remarketing è duplice in quanto da un lato si tende a recuperare la relazione commerciale con l’utente e dall’altro si cerca contemporaneamente di finalizzare il business aziendale attraverso l’acquisto di un bene o di un servizio.
Ma ci sono anche ulteriori vantaggi che derivano da questa particolare strategia commerciale. Sicuramente uno di quelli più importanti è dato dalla possibilità di poter procedere all’invio di messaggi pubblicitari personalizzati ai clienti, in modo da poter definire dei target specifici di clienti verso i quali indirizzare le proposte commerciali; da ciò discende poi un ulteriore vantaggio dato dalla possibilità di poter effettuare delle azioni di persuasione verso persone che già conoscono il sito rispetto a quelle che non lo conoscono e che quindi potrebbero anche essere disinteressate verso i prodotti e servizi proposti dall’azienda.

Come funziona il remarketing

Affinché si possa dare vita ad una efficace strategia di remarketing, la prima operazione da effettuare è quella di tracciare dati relativi alla navigazione sul portale dell’utente che si vuole ricontattare e utilizzarli con metodi statistici in modo da poterlo veicolare nuovamente verso la navigazione sul sito ed effettuare una determinata azione.

Il tracciamento dei dati può avvenire con diverse modalità come ad esempio i cookies, i pixel o una stringa di codice; in tutti questi casi, l’azione successiva è data dall’invio di un messaggio estremamente personalizzato in base alle pagine visitate e agli interessi manifestati dall’utente.
Per capire fino a che punto per un’azienda è importante orientarsi ad un’efficace politica di remarketing, basta analizzare gli studi fatti da diverse società di statistica che hanno evidenziato come questa politica permetta di ottenere un aumento delle visite sul proprio portale di circa il 40% in un mese e come il tasso di conversione, nello stesso arco temporale, possa aumentare fino al 150%.
La raccolta dei dati del cliente, che avviene sempre nel pieno rispetto della privacy, è un’operazione molto delicata che può essere eseguita sia con le stringhe di codici o con i pixel ma con il risultato di ottenere delle informazioni specifiche sulle abitudini di una persona in modo da poter cucire su misura un’azione di marketing specifica e di sicuro effetto.

Remarketing sia su Facebook che su Google Ads

Uno dei primi effetti del remarketing per l’utente è dato dalla visualizzazione di banner che propongono prodotti che sono stati visualizzati su determinati siti e che, possiamo dirlo, lo seguono su altri portali che nulla hanno a vedere con la vendita di quel determinato articolo. Il remarketing oggi può essere effettuato in diverse modalità ma i principali strumenti che permettono di ottenere dei risultati abbastanza efficaci sono rappresentati da Google Ads e da Facebook.
Google AdWords è sicuramente la piattaforma maggiormente utilizzata per veicolare la pubblicità online. Per creare un elenco di clienti verso cui veicolare le proposte commerciali, occorre impostare un codice di tracciamento, attraverso i cookie o le pagine visitate dagli utenti; nel momento in cui è stato raggiunto un numero sufficiente di informazioni si può procedere con la creazione della prima campagna di remarketing. Solitamente il metodo classico che si utilizza con Google Ads è dato dalla presenza di banner pubblicitari o di annunci testuali che vengono proposti nel momento in cui si esegue una ricerca.
Ma anche i social possono essere utilizzati per effettuare un’efficace campagna di remarketing. Facebook infatti è una delle piattaforme social maggiormente richieste per proporre annunci personalizzati verso clienti che hanno mostrato un determinato interesse per alcuni prodotti o servizi. Anche in questo caso, la lista dei clienti target viene individuata attraverso diverse modalità quali possono essere i pixel di Facebook, una lista di contatti o semplicemente coloro che hanno interagito con i contenuti Facebook. Il contatto con l’utente identificato può avvenire con il classico banner ma anche attraverso messaggi video o animati che possono richiedere una maggiore interazione da parte dell’utente finale.

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